maggio 29, 2011

With a little help from my friends

Le riprese de "L'ultimo terrestre" sono terminate. 
Poi racconterò. Ora riposo. 
Intanto, un grazie senza fine a tutti gli amici.
La foto, come sempre, è di Chico.

maggio 22, 2011

10 cose


01- Tutti i miei vestiti odorano di allevamento di maiali.
02- Un bove di varie tonnellate ha cercato di assassinare una nostra attrice. Lei non se n'è accorta. La macchina da presa si.
03- Per tre giorni il catering ci ha portato solo schiacciatine degli anni settanta e tramezzini con le fette imbarcate. Ora tutti noi li odiamo. Hanno una settimana per recuperare il nostro affetto.
04- Abbiamo girato una rissa con crimine finale tutto in piano sequenza. Il mio operatore mi ha detto una cosa che non dimenticherò mai.
05- Ho avuto l'onore di premere un tasto del sintetizzatore (il sol) mentre un grande pianista ci improvvisava sopra.
06- Ho un debole per il 25.
07- Temo la fine delle riprese tanto quanto la desidero.
08- Ho cambiato il finale la notte prima di girarlo. Ora ho gli incubi.
09- La fatica e le sigarette mi hanno trasformato in una specie di Capo Giuseppe.
10- I soldi sono tutto.

p.s.
La foto qui sopra è, come di consueto, di Chico De Luigi.

maggio 16, 2011

Siamo alla quinta



Inizia stanotte la quinta settimana di riprese.
Nella quarta la stanchezza si è fatta sentire, silenziosa e invisibile, come usa fare.
(Spiegazione tra parentesi: non ti rendi conto di essere stanco morto e nervosissimo e ti incazzi per niente, convinto che suddetta incazzatura sia assolutamente legittima e motivata. Vedi le cose in nero e ti convinci di portare a casa solo materiale di merda. Non solo, pensi pure che ogni frase necessiti di una spiegazione tra parentesi.)

Nei fatti, invece, gli attori protagonisti mi hanno fatto venire le lacrime più di una volta.
Ma gli attori sono umani anche loro e sono insicuri e vogliono che tu li rassicuri che stanno facendo bene e tu sei stanco e tra parentesi (vedi sopra) e non ci riesci. Non come sarebbe necessario fare.
Poi:
Mi sembra di essere a girare da mesi. Penso a quando sarà finita e quanto mi mancheranno tutti.
Guardo le foto del set e ho già nostalgia e questo è assurdo perchè stanotte, e per una settimana di fila, saremo a girare roba tosta, tutta in notturna dalle 20 alle quattro del mattino.
E poi ci sarà l'ultima settimana che sarà difficile ma entusiasmante pure, per le scene che dobbiamo fare.
Alla fine di tutto ci saranno due mesi di montaggio. Gli effetti digitali da seguire. Le musiche. Il missaggio.
Un giorno il film sarà completo. Confezionato. Avrà titoli di testa e di coda. Al momento mi sembra che questo accadrà tra mille anni, ma so che quando quel momento arriverà avrò la sensazione opposta, che tutto sia durato un attimo. Lo so per esperienza, perchè sensazioni simili, anche se in scala ridotta, le ho già provate facendo i libri a fumetti.

Ultimo lamento:
Mi vedo nelle foto di scena e mi sembra di essere un fantasma di 13 chili. Invecchiato di dieci anni in due mesi.
Consolazioni:
1) Il mio fratello Massimo Colella è stato una settimana sul set. Un amico. Un grande aiuto pure. Ha scattato delle foto. Alcune le trovate qui.

2) Guardo i premontaggi e mi sorprendo che le cose siano guardabili. C'è una storia, la si segue. Si ride pure.
Miracolo.


maggio 06, 2011

Sciopero

Oggi è sciopero. La troupe è ferma. Io mi riposo e mi guardo il girato di queste settimane. Faccio esperimenti con le musiche.
Con il protagonista abbiamo girato una delle scene più dure di tutto il film. Eravamo solo io e lui. Io sdraiato sotto i sedili dell'auto. Lui alla guida.
Siamo scesi che piangevamo entrambi.
Strano mestiere questo.
Giacomo Monti, l'autore del libro "Nessuno mi farà del male" dal quale questa storia ha preso inizio, è venuto sul set. Ha visto il girato. Era contento.
Questa è una foto che gli ho fatto io.

maggio 01, 2011

Seconda settimana


Il film dovrà essere girato in sei settimane. Questo significa correre sempre. Correre sempre è difficile e faticoso.
Detto questo, con queste condizioni, abbiamo finito la seconda settimana di riprese e le cose sono andate bene. Alla fine io ero particolarmente stanco e nervoso, ma ero l'unico probabilmente, ed il film non penso che se ne sia accorto.
Poi ho dormito e, per dire, mi sono svegliato da poco. Insomma, alle 18 di sera.
Tra le altre cose abbiamo girato in una discoteca, con tante comparse e la musica a palla, e ci siamo divertiti assai.
Lavorare sulle scene con tante comparse è difficile ma molto divertente. Per capire cosa significa e quale emozione possa esserci nel dare vita ad una situazione artificiale, ma generata da persone che artificiali non sono affatto, consiglio la visione dell'inizio di Effetto notte, di Truffaut, che l'ha raccontato con maggior grazia di quanto potrei fare io.

Domani mattina abbiamo altre scene difficili. Tra queste una di nudo che spero di riuscire a portare a termine senza che nessuno provi disagio. Dovrò inventare qualcosa. L'atmosfera dovrà essere ancora più dolce e educata. Credo che sia giusto fare così. Vedremo.

Intanto Chico De Luigi ha fatto altre foto.