Ho terminato il lavoro a Bologna.
Sei giorni di workshop con gli studenti dell'accademia di belle arti.
La presentazione della collana
Ignatz alla libreria Feltrinelli di Bologna.
Un incontro con il pubblico all'associazione
Hamelin.
E' andato tutto bene.
Pensavo di non sapere più insegnare affatto e invece ho ritrovato un briciolo di forza.
Gli studenti sono stati bravi, il loro cervello ha retto al "trattamento" ed hanno lavorato con buona volontà.
Negli incontri con il pubblico mi succede sempre una cosa strana, la timidezza mi trasforma in una specie di istrioncino comico.
Ho sempre paura che gli spettatori degli incontri si annoino e così mi ritrovo a fare lo scemetto per evitarlo.
Forse troppo.
Giacomo Nanni,
Alessandro Tota,
Amanda Vahamaki,
Andrea "The Amazing" Bruno ,
Michelangelo Setola,
Edo Chieregato, buona parte degli autori della rivista "
Canicola", insomma, mi hanno accompagnato, accudito e trattato benissimo per tutte queste faticose giornate.
In una bella serata ho reincontrato anche
Giacomo Monti, un altro degli autori di Canicola con il quale ho passato purtroppo troppo poco tempo.
Roberto La Forgia non ha pubblicato su Canicola ma
il suo lavoro, sono sicuro, troverà presto la sua strada. Ho incontrato anche lui, dopo alcune lettere ed una intervista e mi ha fatto davvero piacere.
Tanti, profondi e tenerissimi sono i miei sentimenti verso questi giovani talenti.
E non scrivo queste righe solo come diario romantico di amicizia, ma per poter dire un giorno, quando saranno grandi e il loro lavoro sarà ben riconosciuto: "
Io l'avevo detto che erano bravi".
Così da potermi, in questo modo, dare delle arie e trarne giovamento.
Che qualcuno non pensi che ho dei buoni sentimenti.
Ops.
Questo è proprio un post da diario in stile blog.
E' la stanchezza.
Torno al lavoro.
Non accadrà più.