giugno 23, 2006

Internazionale e mondiale


La mia collaborazione con la rivista Internazionale è cosa ufficiale.
Al momento sto tenendo una striscia sul campionato mondiale di calcio.
E' divertente perchè io di pallone non so quasi niente e quindi finisco fuori tema a ripetizione.
Questa è la prima striscia che ho disegnato, per aprire la serie.
La seconda e quelle che seguiranno le trovate sul giornale. In edicola.

giugno 19, 2006

E' andata bene

Da milano con la macchina. Tante ore, credo sette, otto, e quasi tutte pilotate da Simone, che è un vero uomo e non si stanca mai.
Io ho guidato un po', in Germania.
Il trucco consisteva nel fatto che le ragazze a bordo dell'auto avrebbero dovuto fidarsi maggiormente di me, piuttosto che di Simone. perchè io sono meno maschio e si immagina che vada pure meno forte. Così, io avrei guidato a 180 senza che le bimbe se ne accorgessero e si mettessero a urlare:" andiamo piano! Ci ammazziamo!".
Ma poi, le gomme nuove, appena passati i 150 si mettevano a fare un urlo di allarme e l'auto tirava da una parte e siccome a parole sì, ma in realtà non vogliamo morire davvero, rallentavo.

La svizzera mi levò il fiato con le valle e i monti e i ruscelli a cascata. Mi venne voglia di fermarmi e farci vacanza. Simone disse che mi sarebbero scoppiati i maroni a starci più di un qualche giorno.
Io pensai che avrei potuto disegnare sassi e boschi e cascatelle. Pensai pure che mi sarei ritrovato a far un disegno romantico che mi avrebbe uggiato, di lì a poco.

La germania ci ha fatto parlare con gli accenti teteschi.
Io mi sono ritrovato a pensare alla storia, come sempre, alla seconda guerra mondiale. Riconoscevo i posti e sapevo dove avevano combattuto gli americani, nelle pianure.
Mi è dispiaciuto per i giovani, per i giovani tedeschi. Mi è dispiaciuto ritrovarmi a pensare ancora alla guerra e a quello che settant'anni prima era successo.

Comunque, è ad Erlangen che siamo andati. Nord di Norimberga. il festival di fumetto più importante della germania.
"Gli innocenti" era nominato come miglior libro straniero, insieme a "Baobab" di Igort e "Isaac il pirata" di Blain.
Io ero sicuro che avrebbe vinto Baobab. O forse Isaac.
Invece ha vinto il mio librino e mi sono ritrovato di nuovo su un palcoscenico a festeggiare.
In quei minuti c'era la partita dell'Italia, che io dovevo vedere per contratto.
Abbiamo scherzato sul palco con il presentatore, ed io ho recitato la parte di un tipico italiano con la passione per il calcio.
Tutti ci hanno creduto e alla fine della premiazione in molti mi hanno avvicinato per parlare del pallone.
Uno a uno. Ahiaiai.
Il premio era triplice: un attestato, una bella medaglia con il nome ed il titolo del libro e un paniere gigante con due personaggi giganti (Max und Moritz) fatti di pane.
Alla sera, qualcuno ci ha mangiato uno dei tre premi. Indovinate quale.
Sul palco, c'erano degli altissimi disegnatori tedeschi e c'era Ralph Koenig e c'era jacques Tardì.
Koenig ha fatto una lettura illuminante di una sua storia comica, in tedesco, della quale capivo poco ma che mi pareva comunque fantastica.
C'erano le scene proiettate e lui che faceva rumori e lettura.
Funzionava! Tutti seguivano con facilità. L'effetto comico c'era, al cento per cento.
Lo farò anch'io, con le storie verticali. A Lucca, Spero.

Tardì è una divinità per chi fa i fumetti.
Io l'ho conosciuto da poco, perchè sono ignorante.
Nel pomeriggio, prima della cerimonia dei premi, con i fratelli Coconino stavamo a mangiare una focaccia teutonica in un giardinetto. C'era l'ultimo libro di Tardì, available per la lettura. Era attaccato con un filo di lenza ad altri libri.
L'ho sfogliato e sono quasi svenuto per la bellezza dei disegni. Il libo era in tedesco e non ho potuto leggerlo, ma i disegni erano perfetti.
Alla sera, quando Igort me lo ha presentato, ho potuto dirglielo.
Igort era contento perchè Tardì mi aveva fatto i complimenti per il mio lavoro. Io non me ne sono accorto, perchè ero emozionato.
Igort ha detto che era accaduta una cosa rarissima. Mi ha chiesto se mi rendevo conto di quanto fosse importante questa cosa, che Tardì mi avesse fatto i complimenti.
Io ho detto:"ostia. Si si."
Davanti al maestro, purtroppo, non avevo capito niente, perchè quando accade una cosa importante, difficilmente ci sono.
Però mi ha fatto piacere dopo. Ripensandoci.

Lucia ha girato un video della premiazione. Mi sono rivisto e ho rabbrividito. Sembro un pazzo nevrotico.
Ma questa è un'altra questione. La prossima volta dovrò stare fermo e calmo. Respirare.

Alla sera c'è stata una festa. C'erano delle ragazze tedesche che ballavano ed una mi ha invitato a ballare, da lontano, facendo grandi gesti con le braccia. Io mi sono messo le mani davanti al viso ed ho scosso la testa come un cocker con l'otite.
Un' ottima figura per la rappresentanza italiana.
Una seconda germana è passata accanto a Lucia che teneva il cesto con il premio di pane. Ha allungato la mano e ne ha staccato un pezzo, forse una gamba, divorandola.
Una terza mi si è avvicinata con passo leggero, mi ha guardato dolcemente e ha sussurrato un "buonanotte" da brividi. Ma io, che sono furbo, sono scappato anche stavolta.

Per la cronaca editoriale da Erlangen: Manuele Fior (mio nuovo amico) e Gabriella Giandelli (mia sempre più amica) hanno dedicato tonnellate di libri. Così abbiamo fatto io e Igort.
Lorenzo Mattotti aveva una mostra in corso che tutti mi dissero essere bellissima. Non sono riuscito a vederla e me ne rammarico. Ello è un grande e tutte le volte che lo incontro mi si accresce la simpatia. Ma questo è un fatto personale. Immagino.

giugno 07, 2006

Dettaglio


"S." prosegue.
Questo è un dettaglio di pagina 24.
Ne sono contento. E' la storia più difficile che abbia mai fatto.

La febbre dei pirati intanto è passata.
In questi giorni disegnerò una storia di una pagina per La Repubblica.
Non so ancora quando la finirò ne' quando uscirà. Ma i tempi sono strettissimi.
Annuncerò.

giugno 05, 2006

Altri pirati e dati tecnici


Questi pirati sono stati fatti come studio per un lavoro che vedrete più avanti.
Sono le versioni scartate, insomma.
Sono anche le prime tavole fatte, quelle che hanno acceso la febbre tropicale.

Due paroline riguardo alla tecnica.
Il mezzo principale utilizzato è l'acquarello ma in alcuni disegni ho giocato con le matite colorate, per aggiungere dettagli o trame sui vestiti. Poche cose, ma per me che non ho usato altro che l'acquarello puro da circa 3 anni, è stata una festa anarchica.

In altri disegni, come questo del pirata in piedi, ho addirittura (Anatema!!) usato il bianco.
Com'è riposante il bianco! Me ne ero scordato, con questa mania dell'acquarello, dove tutto deve esser lasciato alla prima e si devono pensare le luci in levare.

A proposito di personali divieti et absurde regole: ho pitturato una prima stesura di colore con i proibiti (per me, naturalmente, ANATEMA!) acrilici liquidi della Magic Color, per avere una base colorata sulla quale passare l'acquarello.
Questo permette di avere una coerenza di luci e toni che può essere efficace.
Gli acrilici liquidi, a differenza dell'acquarello che è sempre pronto ad autodistruggersi, una volta asciugati diventano impermeabili.
Questo significa che ci si può tornare sopra, con altre stesure di colore, senza danneggiare la pittura. Cosa (quasi) impossibile da fare (per me) con l'acquarello.

Con una matita per il vetro Glasochrom (una matita bianca) ho aggiunto spume di mare. Ma pochine, perchè mi fa paura usare la matita.
Oltre ai disegni che vedete ho fatto la tavola ufficiale, che non posso mostrare ancora.
Una tavola "colossal" :)
Questi sono stati studi o tappe di percorso.
Non per fare il furbo, ma per dar l'idea di cosa intendo quando parlo di "febbre tropicale", tutti questi disegni (compresi quelli del post precedente) sono stati fatti tra le 10 di sabato e le 17 di domenica.

giugno 04, 2006

Pirati?!!

Pirati.
Sono arrivati sotto forma di febbre tropicale.
Forse perchè disegnavo sotto il sole e mi stavo cuocendo la cervice.
Ne ho fatti una ciurma. Eccone una decina.