Inizia stanotte la quinta settimana di riprese.
Nella quarta la stanchezza si è fatta sentire, silenziosa e invisibile, come usa fare.
(Spiegazione tra parentesi: non ti rendi conto di essere stanco morto e nervosissimo e ti incazzi per niente, convinto che suddetta incazzatura sia assolutamente legittima e motivata. Vedi le cose in nero e ti convinci di portare a casa solo materiale di merda. Non solo, pensi pure che ogni frase necessiti di una spiegazione tra parentesi.)
Nei fatti, invece, gli attori protagonisti mi hanno fatto venire le lacrime più di una volta.
Ma gli attori sono umani anche loro e sono insicuri e vogliono che tu li rassicuri che stanno facendo bene e tu sei stanco e tra parentesi (vedi sopra) e non ci riesci. Non come sarebbe necessario fare.
Poi:
Mi sembra di essere a girare da mesi. Penso a quando sarà finita e quanto mi mancheranno tutti.
Guardo le foto del set e ho già nostalgia e questo è assurdo perchè stanotte, e per una settimana di fila, saremo a girare roba tosta, tutta in notturna dalle 20 alle quattro del mattino.
E poi ci sarà l'ultima settimana che sarà difficile ma entusiasmante pure, per le scene che dobbiamo fare.
Alla fine di tutto ci saranno due mesi di montaggio. Gli effetti digitali da seguire. Le musiche. Il missaggio.
Un giorno il film sarà completo. Confezionato. Avrà titoli di testa e di coda. Al momento mi sembra che questo accadrà tra mille anni, ma so che quando quel momento arriverà avrò la sensazione opposta, che tutto sia durato un attimo. Lo so per esperienza, perchè sensazioni simili, anche se in scala ridotta, le ho già provate facendo i libri a fumetti.
Ultimo lamento:
Mi vedo nelle foto di scena e mi sembra di essere un fantasma di 13 chili. Invecchiato di dieci anni in due mesi.
Consolazioni:
1) Il mio fratello Massimo Colella è stato una settimana sul set. Un amico. Un grande aiuto pure. Ha scattato delle foto. Alcune le trovate
qui.
2) Guardo i premontaggi e mi sorprendo che le cose siano guardabili. C'è una storia, la si segue. Si ride pure.
Miracolo.