In teoria il montaggio doveva svolgersi in una stanza buia con me e il montatore in preda all'angoscia. Così me lo avevano anticipato.
In pratica, alla Fandango ci hanno dato una stanza senza porta, teniamo le finestre aperte, c'è spazio, luce, persone che passano e vengono a salutare.
Io e Clelio, il montatore, ridiamo molto e volentieri.
Devo dire che il film è spesso buffo (almeno secondo la mia idea di "buffo") e questo aiuta.
Ma è lungo.
Alla fine delle riprese avevo il terrore di non avere abbastanza materiale.
Ne ho troppo. Siamo a più di centodieci minuti e dobbiamo ancora montare delle scene.
Da martedì iniziamo a tagliare il tagliabile.
Da un lato la cosa mi preoccupa, dall'altro sento una voglia frizzantina di assassinare roba sulla quale ci siamo fatti un culo spaziale. Strano.
Il fatto è che mi sembra sempre giusto togliere. Condannare a morte una sequenza solo perchè un pochino lenta. Perchè non racconta il necessario e si perde in fronzoli.
Muori scena inutile!.
Al di là della fatica messa per realizzarla.
Era una cosa che mi succedeva anche con i fumetti. Ricordo che in LMVDM avevo disegnato dodici pagine di racconto di galera. Disegnate proprio, non immaginate. Fu una gioia buttarle.
Vallo a capire.
Vicino al residence romano dove abito c'è una piazzetta rotonda molto bella, con un ristorante di pezzi di merda fascisti truffatori molto carino e un bar dove faccio colazione.
A quel bar, ad un tavolino, dopo mesi, ho disegnato qualcosa.
Non è niente di che ma è stato come ritrovare un amico che non vedi da tanto.
Tra l'altro, manca poco che neppure lo riconosco, perchè non avevo gli occhiali da vista e ho disegnato con i rayban.
Al di fuori del cinema, intanto, tutto va a rotoli.
Ma è normale, perchè i film battono l'esistenza sessanta a zero a tavolino.
Come diceva il Maestro: "I film vanno avanti come i treni, capisci?. Come i treni nella notte."
A proposito di treni. Ieri, in treno, appunto, ho scritto le prime dieci pagine di quello che mi piacerebbe, se non tiro le cuoia prima, essere il mio secondo film.
Vedremo.
giugno 12, 2011
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