settembre 29, 2006
Via dalla scatola
E' andata. Si torna a casa.
S., il libro, è finito.
Mancano cose tecniche, rivedere la pulizia delle prime pagine, studiare una copertina. Controllare eventuali refusi.
Ma è finito.
Le ultime due pagine sono state disegnate in uno stato che forsei avrei dovuto filmare, per motivi scientifici, per mostrare come può ridursi un disegnatore a lavorare su temi delicati.
Ora quasi ci rido, a ripensarci, ma questa mattina non la scorderò mai.
Dopo però, alla Superal, a fare la spesa, mi sono ritrovato a fischiettare e star meno gobbo.
Non dico altro del volume o della storia.
Il mio lavoro è finito nell'ultima pagina.
Poi, credo, ci saranno interviste ed occasioni per parlarne.
Ora ci sono i lettori.
Intanto:
Appunti per una storia di guerra, nella nuova versione, sarà in libreria a partire dal 18 di ottobre.
Il volume esce nella collana 24/7 di Rizzoli.
Oltre alla storia, ospita un testo che ho scritto, riguardo alla genesi del libro, che è diventato un racconto a se ed un intervento molto interessante di Goffredo Fofi.
E' una bella edizione, della quale sono contento, ed è un altro passo in questo percorso che con Igort e soci, stiamo cercando di far fare ai romanzi grafici.
settembre 25, 2006
GIN (Generose incoscienti novità)
Piccole novità per queste pagine.
Dopo l'apertura di Gipifrance, l'eroico Massimo "Presquejamais" Colella ha realizzato delle nuove pagine per questo sito.
Una biografia aggiornata, per cominciare, redatta dalla gentilissima Valeria Lattanzi, che ha studiato e conosce il mio lavoro molto meglio di me e (finalmente) una pagina con i libri pubblicati.
Ora, dato che Massimo è un generoso e io un incosciente, nella sezione di anticipazione dei libri ci sono un sacco di pagine da leggere e pure qualche storia completa a risoluzione scandalosamente alta.
Buona visione
Dopo l'apertura di Gipifrance, l'eroico Massimo "Presquejamais" Colella ha realizzato delle nuove pagine per questo sito.
Una biografia aggiornata, per cominciare, redatta dalla gentilissima Valeria Lattanzi, che ha studiato e conosce il mio lavoro molto meglio di me e (finalmente) una pagina con i libri pubblicati.
Ora, dato che Massimo è un generoso e io un incosciente, nella sezione di anticipazione dei libri ci sono un sacco di pagine da leggere e pure qualche storia completa a risoluzione scandalosamente alta.
Buona visione
Gipifrance
Un petit message pour tous les visiteurs français de bacidallaprovincia.com.
J'ai décidé d'ouvrir un deuxième blog sur lequel vous pourrez dorénavant trouver toutes mes notes et mes planches traduites en français.
Ici:
http://gipifrance.blogspot.com/
Bonne visite à vous tous !"
Gipi
Je voudrai remercier mes amis Hélène Remaud et Massimo Colella pour le travaille dans Gipifrance.
Grazie di cuore amici. (Helene, perdona il mio francese :)
J'ai décidé d'ouvrir un deuxième blog sur lequel vous pourrez dorénavant trouver toutes mes notes et mes planches traduites en français.
Ici:
http://gipifrance.blogspot.com/
Bonne visite à vous tous !"
Gipi
Je voudrai remercier mes amis Hélène Remaud et Massimo Colella pour le travaille dans Gipifrance.
Grazie di cuore amici. (Helene, perdona il mio francese :)
settembre 13, 2006
Ho disegnato
Mancano solo 18 pagine alla fine di S.
Ieri ho fatto leggere la storia a mia sorella. Doveo vedere cosa succedeva ad altri membri della mia famiglia. Dovevo vedere quanto questo libro fosse doloroso e se avevo mentito troppo, se m'ero fatto protagonista oltre il consentito.
Oggi il buon direttore di Internazionale mi ha scritto una bella lettera. Buffa e affettuosa, in risposta alla striscia che avevo scritto/disegnato per il giornale. Era una striscia delicata, mi ha fatto molto piacere che abbia apprezzato. Mi ha offerto di sposarlo, ma abbiamo problemi perchè siamo entrambi già sposati. Vedremo.
Questo per dire: comprate Internazionale, se volete leggerla.
Ho bucato dei lavori. Delle consegne. Ho fatto un casino con un corriere. Cerco di spiegare a chi mi chiama quanto sono stanco, ma pare che risulti difficile capirlo: "Sono 5 anni che non vado in vacanza", dico. E gli altri, al telefono, mi rispondono:"si, va bene. Abbiamo capito". Ma in realtà sono appena tornati dalla vacanza e non hanno capito affatto.
In questi giorni ho scritto dei testi per la nuova versione di "Appunti per una storia di guerra" che arriverà in libreria tra poco (presto avrete i dettagli).
Avevo scritto tre racconti da aggiungere a corredo del libro.
Li avevo inviati alla casa editrice ed eano piaciuti.
Oggi li ho buttati: Mi sono accorto che avevo "scritto dei racconti". E questa cosa mi aveva tolto la tranquillità.
Oggi ho terminato un nuovo testo, che li sostituirà, e del quale non avrò a vergognarmi in futuro.
Grazie a questo testo ho ricevuto la seconda bella comunicazione di oggi. Dall'editor che cura la riedizione, che ha voluto dirmi quanto fosse contento del nuovo testo.
Lo ero anch'io.
E poi, sempre "Appunti" è il lizza per il premio del miglior libro straniero al festival del fumetto olandese. "Questa è la stanza" se nè andato pure in Corea, il New Yorker mi ha dato una voce e tante altre cose buone, sul lavoro.
Quando ieri sono venute a trovarmi mia sorella, sua figlia e una mia amica, alla domanda "raccontaci qualcosa, cosa hai fatto questa estate" io non avevo risposte.
Ho disegnato, ho detto. E poi sono rimasto un po' zitto e quasi triste.
Ho disegnato. Ed ho girato due corti più scemi del solito.
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