Ho firmato il contratto per "Ma vie mal dessinèe" che uscirà in Francia con l'editore Futuropolis.
Ora cercheranno di farlo uscire in tempo per il festival di Angouleme. La mia fedele traduttrice è ai lavori forzati.
Io sono in guerra per riuscire ad avere ancora il mio appartamento per qualche mese, ma è possibile che venga cacciato nei prossimi tre giorni. Merda.
Intanto studio la lettura che faro' a Ferrara, al festival di Internazionale.
Incredibilmente mi sto imparando quasi tutto a memoria, anche se sono sicuro che una volta che saro' sul palco, davanti al publico, verro' assalito da una amnesia retrograda irreversibile.
E' sicuro.
La lettura verrà comunque messa in scena sabato 4 ottobre, alle 20.00 alla Sala Estense, in piazza Municipale 2.
E, paure a parte, non vedo l'ora.
Pitturo illustrazioni a pastello e già comincio a soffrire di quel senso di vuoto strano che ti prende dopo che hai finito un lavoro che ti ha impegnato i pensieri per tanti mesi.
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I miei amici Manuele Fior e Luigi Critone mi parlano dei libri e delle storie a cui stanno lavorando. Sono entusiasti e presi dal lavoro e io li invidio. Mi sento già come se non avessi mai fatto nulla, ed ho finito il libro da sole due settimane.
Ho registrato tre nuove opinioni de "L'opinionista". Ma ancora non ho capito se fanno ridere o schifo. Appena lo capisco le metto in visione o le butto.
Dipende.
E intanto quella droga pesante di Facebook mi ha rapito. Ennesimo attentato auto commesso.
Ma passerà presto. passerà presto, vero?