febbraio 11, 2012

L'ultimo terrestre/Critiche.

Aridatece Boldi, aridatece Er Caccola, La Coscialona, Pippone er Madonnaro, Salvatore Segacchione. Aridatece il cinema sincero, il cinema sano e vitale di Sgarzoglini e Bafforosso, le sonore scoregge di Umbertino Tuttobugo, i rutti liberatori di Aldo Mazzatosta, le chiappone di Alba Bellatopa. 
Ve lo chiediamo per favore: Aridateceli.  
"L'ultimo terrestre"?
 Aridatece piuttosto i sonori sciaquoni di "Sciolta a Roma est", le porte e gli spioncini di "La bella maialona si rifà le serrature". 
Aridatece quel cinema sanguigno e vero. 
Cos'altro aggiungere, se non che  quando quel cinema sanguigno e vero era davvero nelle sale, noi scrivevamo l'esatto contrario.
"Cinemapuro.it"

Dopo tanti buonismi, finalmente un film senza negri.
"Il giornale"

Gipi delude perchè questo era il suo momento di deludere, perchè dopo tanti successi noi ritenevamo obbligatorio che ci deludesse e Gipi non ci delude, deludendoci.
Solo una nota positiva per il bravissimo Emanuele Spinello nella parte dell' astronave.
"Tiratura zero".


update:
Una bufala di film. Pretenzioso e gratuitamente violento.
"Cristina Marras"

41 commenti:

GiovanniMarchese ha detto...

Diavolo! E dire che c'è chi si lamenta della critica sui fumetti... Spinello? Povero Gabriele! Questo deve farci rivalutare un po' il lavoro di chi scrive le recensioni dei fumetti che in genere mostrano molta più competenza e approfondimento.

laura scarpa ha detto...

:D :D vero, Gipi non delude mai... anche quando deludesse un poco, perché c'aspettiamo la discesa si dio.. grande Gianni, aspettiamo il secondo (e se ci scappa un fumetto in mezzo, o anche un caffè assieme a pralare io non mi lamento). segnalo che qui potete sentire l'incontro di Gianni all'Auditorium di Roma http://www.auditorium.com/eventi/5076305
applausi di cuore

Anonimo ha detto...

Meglio i fumetti questo è indiscusso.sicuramente se Gipi avesse fatto un film da una SUA idea originale gli sarebbe riuscito meglio. Mi complimento con la scelta del protagonista, ma ripeto: avrei sperato di tenere il fiato sospeso per tutta il film, come mi accade spesso per i suoi fumetti. Si sa come funzionano queste cose, ad un tratto nulla basta e tutto improvvisamente diventa niente. E la tendenza di coloro che sanno di essere bravi e si ubriacano alla fine di loro stessi, convinti di poter fare tutto e bene! Simone Roma

Gipi ha detto...

No Simone, non è quello. Non è la tendenza di coloro che sanno di essere bravi e sbornia annessa. Piuttosto il contrario. la paura di una prima esperienza in un mestiere difficile. E le cose si imparano facendole e, chiaramente, sbagliando.

Gipi ha detto...

p.s. Essendo un discreto conoscitore del mio lavoro, ti assicuro che nel film ci sono gli stessi difetti che c'erano nelle mie prime storie di Blue :)

Anonimo ha detto...

Ve bene, diciamo che posso darti ragione, ma ammettilo la paura della prima esperienza...ok. Almeno sei riuscito a portarla al cinema. quello che mi chiedo è se sia giusto in questo paese non far emergere chi il regista vuole farlo davvero! Non è una polemica, anzi è un dubbio che mi confonde quotidianamente. E ripeto non parlo per invidia, ti stimo molto e mi auguro che il prossimo film sia meglio del primo. Simone

Anonimo ha detto...

Ps anch'io: e comunque viva e straviva e per sempre vivano i tuoi fumetti

koko ha detto...

ma perché c'è gente che si ritrova a fare il regista non volendolo? =)

son disgrazie pari quasi alle case al colosseo a sua insaputa...

Andrea B. ha detto...

Ho apprezzato alcune cose de L'Ultimo Terrestre. Altre forse meno. Sicuramente non è un brutto film.

E' invece scandaloso l'accanimento critico che in alcuni casi c'è stato. Parole come quelle di alcuni commenti letti qui sono l'emblema di tutto.
Critici ma anche ammiratori ed estimatori che non vedevano l'ora di criticare Gipi e tramutare gli applausi in insulti.
Per certi versi un trattamento simile è stato riservato a Ruggine di Gaglianone.

Eppure nel 2011 di film italiani brutti, ma veramente brutti ne sono usciti tanti, forse troppi. Non parlo solo di commedie becere, ma anche di film che aspiravano a essere qualcosa di più. Basta guardare cosa è uscito.

Ma si sa, non è divertente affossare il mediocre, è più divertente sparare a zero verso il bravo autore. Piace dare addosso a L'Ultimo Terrestre di Gipi, dirgli che si è "ubriacato" del suo talento e ammonirlo come si fa con gli sprovveduti.

Gipi nel bene o nel male rappresenta comunque una novità piacevole nel panorama cinematografico italiano. Va incoraggiato a fare un nuovo film.

Forza Gianni, tira avanti. Poi al prossimo successo saranno tutti lì a dirti che sei un mito.

Roan ha detto...

Io credo che a Gipi per conquistarsi il diritto e l'autorevolezza di fare un film gli sarebbero bastati i suoi cortometraggi e videi.

Cioè se fossi stato un produttore e lui si fosse chiamato Gianni Pannocchia - autore di corti e videi imbecilli (un autore dotato di autoironia e autocritica!) e non Gipi - disegnatore di fumetti imbecilli - io gli avrei fatto dirigere un film molto volentieri - anzi mi stupisco che non sia successo prima - perchè i video che ha fatto sono fra le cose migliori nel panorama italiano e molto in anticipo su i tempi, quando youtube non era nemmanco nato.

Anonimo ha detto...

Fare Film (notare la F maiuscola) in Italia oggi è un'operazione di per se veramente ardua. L'autore è stretto fra la morsa di produzioni e/o produttori incapaci e un pubblico ignorante. Questo di base il motivo del proliferare di escrementi in celluloide e l'affollamento nelle sale per vederli.

Cosa c'entra sto pippone che potrà sembrare ovvio (ma non lo è, sopratutto la parte che parla di "produzioni e/o produttori incapaci")?

C'entra con il fatto che L'Ultimo Terrestre paga a livello critico un singolare fatto. I Film che non rientrano nel trogolo putrescente di cui sopra, in Italia fanno quasi tutti la stessa fine, finiscono subito nel dimenticatoio sia del pubblico che della critica. Sono Film che fondamentalmente non esistono. Possono essere belli, brutti, capolavori riusciti o capolavori mancati, questo non cambia la loro sorte di passaggio diretto da 5/10 sale di provincia a (per chi ha fortuna) DVD a 7.90 sbattuto in un cestone della Mediaworld insieme all'ultima fatica di Paris Hilton.

L'ultimo Terrestre invece essendo un film di Gian Alfonso Pacinotti, in arte Gipi, richiedeva in ogni caso dalla critica una presa di posizione proprio perche il nome del suo autore non potéva essere ignorato.

L'Ultimo Terrestre è però un film sui-generis, dalla scelta (coraggiosa e da me applaudita, bravo Gianni) di un attore non famoso come protagonista al posto di una delle solite facce di merda della generazione Accorsiano-Virzina, alla scelta di un'ambientazione che esce finalmente dalle becere camere da letto dei romani de' roma e, ovviamente, lo è (sui-generis) per l'argomento che tratta e sopratutto per come lo tratta. Questo suo essere fuori dagli schemi è allo stesso il non poter essere ignorato è quello che gli ha attirato queste feroci critiche. Critiche idiote, perchè non parlano del film ma, neanche troppo velatamente, parlano dell'inadeguatezza del criticante a criticare. Non ho letto una critica tecnica sul film, che fosse una. Unica critica valida, dato il maelstrom di troiai con cui l'Ultimo Terrestre ha dovuto condividere nazionalità e proiezioni cinematografiche, sarebbe stata una critica tecnico-contenutistica.

Se si deve parlare dell'autore di un Film invece che del Film allora chi fa un film così oggi in Italia deve solo essere applaudito per il coraggio. Vero, forse a Gianni la strada era un po' più spianata, ma i suoi fumetti, quelli che la strada gliel'hanno un po' spianata, mica li ho disegnati io, sono frutto del suo duro lavoro e quindi non mi sembra altro che giusto che egli possa usufruirne. Non vedo lo scandalo. Proprio non lo vedo.

Quindi, caro Gianni, ogni critica che non sia strettamente tecnico-contenutistica sul tuo film puoi pure lasciartela scivolare addosso. Se qualcuno ti fa invece una critica tecnico-contenutistica, ascoltalo, sono quelle che si chiamano "critiche costruttive".

Poi ovviamente io quoto Roan, i videi bastavano. Eccome.

Detto questo: in bocca al lupo… e occhio agli Zombies!

M

Giovanni Angelo Jonvalli ha detto...

Dico la mia: L'ultimo terrestre delude perché non è un film.

È un fumetto realizzato con la macchina da presa, che non è affatto al stessa cosa.

Quello che manca, all'ultimo terrestre, non è (sol)tanto la trama o l'idea, belle o brutte che siano, manca il linguaggio cinematografico, mancano i dialoghi, le scene di raccordo, gli approfondimenti che rendano plausibili il resto.

È un film piatto, privo di spessore come i suoi protagonisti, marionette pronte ad afflosciarsi appena fuori camera, questo è il suo difetto, per me.

Peccato perché la scenografia, le inquadrature, certe scelte di luci e cartelloni sono più che interessanti e meriterebbero di essere messe al servizio di altro.

Cito l'apertura: bellissima la location del mobilificio, bella l'inquadratura del cartellone, meravigliosa la zona industriale (e la scelta del protagonista), ma il personaggio della signora in difficoltà, coi capelli a cofana ed i letti coi prezzi per me risulta eccessivo, in un fumetto la riduzione della realtà a ricordo e metafora è implicita, in un film non è così, a meno di sottolineare la cosa con altri accorgimenti che invece sono assenti: si narra un fatto, una realtà, che però non risulta credibile. Per pochissimo.

Forse il fatto di partire da una storia a fumetti non ha aiutato. Forse.

Anonimo ha detto...

Come potevo immaginare: c'è chi lo critica male e chi non vuole prendere posizione, velando nelle parole un certo fanatismo per i discorsi qualunquisti, scritti in miliardi di parole come ad avere la scienza infusa. Quello che forse serviva era una critica e grazie all'ultimo commento di ANGELO abbiamo trovato una quadra. Comunque la questione resta: sicuramente Gipi (mi rivolgo a te personalmente) riesci a raccontare e figurare storie meravigliose, però quando uscirà il tuo prossimo lavoro, non avrò nulla da prendere e da perdere nel commentare , e non applaudire (cito da un commento) perché solo con la seria obiettività si arriva a qualche punto. Bun lavoro Simone Roma

MonicaR ha detto...

secondo me troppe persone si sono abituate alla porcheria cinematografica. io "L'ultimo terrestre" l'ho trovato geniale. mi è piaciuta la storia, mi sono piaciuti i personaggi, le scene e i colori.
Tutto è stato come doveva essere.

The Polite Polar Bear ha detto...

Nel 2011 mi sono piaciuti due film italiani: Io sono LI e L'ultimo terrestre.

Luca ha detto...

Simone Roma se non sei d'accordo con quello che dicono gli utenti, non c'è bisogno di bollarli come FANATICI.

Ho letto tutti gli interventi e non vedo questo fanatismo. Mi sembra piuttosto il tuo pieno di livore nei confronti di chi ha girato un film.
Magari mi sbaglio.

Per il resto mi sembra si sia innestata un'ottima discussione.

vincent gallo bis ha detto...

secondo Vincent Gallo bis, cioè io, che tu abbia fatto un film brutto è incorretto, ci sono cose buone, altre meno, è un film appena sufficiente ma forse proprio per questo a te Gipi "fa male".
Capisco che non sei un RE, che non lo vuoi proprio essere, e ti credo. Capisco che i tuoi fumetti sono aldilà di questo film, ma capisco anche che un'occasione del genere andava presa e l'hai fatto Gipi e non pentirtene.
Ora c'è quest'altro fumetto, quello del mio sogno, quello che mi hai traslato chissà in che modo nel cervello facendomelo vivere in una notte qualsiasi. Quello sì, che potrebbe diventare un gran film, e ti auguro di portarlo a compimento.
PS: se non ricordi tutto il fumetto, io ricordo tutto il sogno, possiamo parlarne....
un embrace
V.G.bis

m. ha detto...

ma Lo sguardo di Sergino ve lo ricordate?)

Unknown ha detto...

Ridicoli e molto questi commenti.Quasi tutti.Siamo tutti imperfetti!Anche i film.Sarebbe meglio guardare,respirare,guardare e sentire.A me il film e' piaciuto ed e' piaciuto anche a mio figlio che ha diciannove anni,che normalmente fa e dice tutto il contrario di cio' che faccio io.Quindi se lo faccio vedere ai miei vecchi e gli piace,Gipi,sei a posto

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

L'espressione di Sergino. Straordinario.

Pao ha detto...

Ho visto il tuo film e letto i tuoi fumetti, sinceramente preferisco i secondi, ma al di là delle critiche e dei commenti, di ciò che c'è di buono o di sbagliato, di compreso o non capito... Al di là di quello che hai voluto portare sullo schermo e che non sempre e non da tutti (forse me compresa)è stato pienamente accettato... Penso ti vadano dati tutti i meriti e gli incoraggiamenti possibili. In questo Paese che va sempre più formandosi e modellandosi su i cinepanettoni, tanto che ormai non si capisce più quale dei due mondi -il reale e il filmico- influenzi di più l'altro, il tuo è uno di quei pochi film che cerca di dare alla gente una scelta, una via di fuga dall'omologazione forzata che è il cinema (e un po' tutto il resto) di oggi. Fanculizzando i critici, ti ringrazio per averci dato la possibilità di andare al cinema senza dover guardare per forza una porcata megagalattica.
Pao

Anonimo ha detto...

grazie, grazie e grazie...c'è chi addirittura afferma che si possa conciliare un Gup generazionale. Le vostre discussioni hanno dell'incredibile. Non c'è una persona che asserisca il fatto che in questo Paese se non si hanno dei buoni agganci (vedi Coconino/Fandango) il GIUOCO è fatto. Per quanto riguarda i cinepanettoni non mi sembra che in questo blog si contempli o si concepisca la più minima idea di certi Cultmovie nostrani. Simone Roma

VAle ha detto...

Sono andata al cinema a vedere L'ultimo terrestre, con il mio ragazzo. In sala eravamo in 7.
Il film era claustrofobico, angosciante, ottimo. Un film che rimane dentro, ti accompagna a casa.
Ho prenotato il DVD appena è stato possibile.
Non sono un'esperta di cinema, non mi piace il cinema d'essai, l'avanguardia, non penso di aver mai avuto gusti raffinati, ma L'ultimo terrestre mi è piaciuto, parecchio.

Unknown ha detto...

Bellissima la regia e gran scoperta, per me, Spinelli, uno con una faccia che vorrei in ogni film.

Anonimo ha detto...

Gente che spiega per filo e per segno che L'Ultimo Terrestre non è un film. Non è un film?
Tranquilli ragazzi, è un film.
Un film bello assai.

(Tex)

Anonimo ha detto...

@Simone da Roma.

Grazie a te di essere uscito allo scoperto.

M

ciccio ha detto...

@simone roma
10 libri pubblicati e tradotti in giro per il mondo e 12 premi vinti in italia e all'estero, per te significa avere degli "agganci", ecco, preoccupante è che forse non sei nemmeno il solo a pensarlo

il.giack ha detto...

Non sono un esperto di cinema e non mi sento in grado di giudicare tecnicamente un film. Ma i messaggi mi sono piaciuti. Ad esempio il padre che dice 'ma è successo tanti anni fa, ormai non è più un problema', oppure i tanti personaggi 'simpatici' poi rivelatisi negativi, mi hanno mostrato tanto di noi, dell'Italia di oggi (che da quando c'è Monti pensiamo sia di ieri, ma non è così). Gipi queste cose me le ha trasmesse più di altri, e per questo ringrazio. E il film mi è piaciuto.

Anonimo ha detto...

Concordo con chi trova L'Ultimo Terrestre un bellissimo film.
I suoi personaggi si sono infilzati nella mia testa - oppure nel cuore, a seconda di dove si fa risiedere l'anima. Forse fanno pagare a Gipi lo sguardo tutto suo (anzi suo e di Monti), eccentrico rispetto a ciò che ci si aspetterebbe dai cinema. Beh a me quel punto di vista interessa e commuove. Quindi che i critici si tengano pure i loro raffinatoni del linguaggio cinematogra-fico, per me il vero raffinato è Gipi.

Andrea Barbieri

Mastro Alberto Pagliaro ha detto...

un film che ti resta in testa per settimane è un film brutto?
No.
è girato male, è vero.
ma per me, sta proprio qui il bello. Credo che esistano manuali di stile che permettano a chiunque di girare un film modesto. Il pilota automatico esiste per ogni cosa: per gli aerei, per l'arte e persino per la vita.
Te hai girato film disarmante, hai perso il controllo, ma non hai voluto usare il pilota automatico.
Sei precipitato e ti sei spappolato.
Ma chi ama la tu arte, ama la tue budella.
Mi è rimasto in testa per settimane.
A me è piaciuto tanto.

Giovanni Angelo Jonvalli ha detto...

A distanza di molti giorni prendo atto che stabilire una qualsiasi discussione che provi a superare l'inutile bivio del "mi è piaciuto" Vs. "mi ha fatto schifo" è pura utopia. Lo dico con dispiacere, cercando come sempre di argomentare, anche se non si sa bene ad uso di chi.

È un dispiacere perché le categorie "bello"/"brutto" sono soggettive e non esprimono un giudizio ma una semplice opinione che, non uscendo da sé e dal proprio sentire, resta inutile. Giudicare significa (forse) misurare il proprio sentire con strumenti esterni a sé, utilizzandoli per motivare quello stesso sentire, per trovargli una causa e, quindi, renderlo fruibile agli altri. Dire mi piace non significa un cazzo, dire mi "piace l'uso della metafora nel pigiama a righe" contestualizza quel "mi piace" e permette di verificarlo.

È un dispiacere anche perché il contesto in cui siamo (il Blog dell'autore) rende queste due categorie, di per sé prive di significato, ancora più inutili essendo giocoforza influenzate dall'ambiente e dal fatto che chi di qua si trova a passare porta con se un pregiudizio, positivo o negativo, nei confronti dell'autore stesso, estremizzando le opinioni e portandole al paradosso, per cui o è un capolavoro o una ciofeca immane realizzata solo grazie a misterrimi "agganci".

È un dispiacere perché una discussione che almeno provasse a superare queste due posizioni sarebbe stata interessante e magari utile non (sol)tanto all'autore, quanto a tutti noi.

È un dispiacere, infine, perché questa mancanza di profondità, di desiderio di articolare un discorso, di tempo dedicato al pensare, è comune a tutti i luoghi di discussione pubblica, dalla televisione alla politica ai blog. Non si riesce più a discutere, discutere non interessa più a nessuno, nessuno ritiene di poter ricevere qualcosa dallo scambio con l'altro da sé.

Interessa solo affermare le proprie opinioni solo in quanto propaggini del proprio ego, scrivere non per esprimere una idea ma per testimoniare un esistenza in vita, come i "Luca è stato qui" incisi sulle pietre del Colosseo.


Buon lavoro, Gipi.

Mandarina | La vie est fit ha detto...

A me è piaciuto tanto, e non vedo l'ora di vedere un'altra tua opera! Daje Gì!

Mandarina | La vie est fit ha detto...

Pardon per il gioco di parole ma ho la lebbra, ehm, febbre.

Barney ha detto...

A me il film e' piaciuto:
http://panofski.posterous.com/lultimo-terrestre-di-gian-alfonso-pacinotti-g

E concordo chi chi ha detto che bastavano i corti per capire che Gipi sa anche fare il regista. Ah, in attesa che ti venga di nuovo l'ispirazione per disegnare, va bene anche se scrivi sul blog. Ti riesce bene pure quello.

Barney

Bufi ha detto...

leggo ora queste "critiche cinematografiche" e mi vien da pensare quello che ho pensato quando ho letto quelle fatte ad un altro film recente di un mio amico(Pippo Mezzapesa) e cioè che sono un pò di anni ormai che le critiche hanno smesso di fare il loro dovere per diventare semplici opinioni, o forse ne è cambiato il fine

oakleyses ha detto...

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Unknown ha detto...

Gipi nel film dividi il mondo in due si vede che i critici si sono rivisti nella parte peggiore e non gli è piaciuto. direi che è un ottimo risultato

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Anonimo ha detto...

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