novembre 30, 2007

Ich bin ein Hamburger

Stavo ad Amburgo.
Non c'ero mai stato.
Ero in brodo di giuggiole (Jujjolsouppen) per la bellezza della città e il sorriso diffuso dei suoi abitanti.
Sono uscito dall'albergo pensando a Kennedy. Alla frase storica che pronuncio' a Berlino:"Ich bin ein Berliner" (Io sono un Berlinese) e mi sono trovato in testa l'equivalente amburghese.
"Ich bin ein Hamburger" (Sono un hamburger).
Ho riso.
Ero un hamburger congelato, comunque. Amburgo era freddissima.

Ero arrivato il giorno prima, per fare un incontro con i ragazzi di una scuola d'arte. Una struttura grande e bellissima, dove insegnano Stefano Ricci e Anke Feuchtenberg, gli amici che mi avevano invitato.
Come sempre in questi casi, non volevo andare e mi lagnavo di dover prendere altri aerei.
Inoltre, le ultime due settimane erano state un incubo. la testa era andata.
Comunque avevo fatto una canzone fantastica, sulle manie suicide, ed avevo riso di nuovo (ma quanto rido?) e ero arrivato a non prendermi sul serio, che è sempre una buona cura.
Comunque, tanto per capirsi, in due settimane avevo dormito, in tutto, a causa del male al cervello, circa tredici ore.
E poi avevo lavorato, tante illustrazioni per Repubblica, Rizzoli e Einaudi. A tutt'oggi, come abbia fatto a disegnare in quelle condizioni è mistero irrisolto.

E poi ho cominciato a star meglio. Sono tornato a Parigi, nella casa bella, con il riscaldamento vero. Ho ritrovato gli amici e le amiche.
Infine Amburgo.
Stefano e Anke sono stati gentili e simpatici e squisiti. Abbiamo riso e parlato tanto. E sono guarito quasi del tutto.

L'incontro con gli studenti era in inglese ed è stato difficile, il francese si è ormai preso tutto il posto, nel mio cervelletto.
Ho pure proietttato alcuni cortometraggi, doppiandoli in diretta. Ero sudato fradicio dalla tensione.
Ma le cose, alla fine, sono andate bene. Molto bene, mi hanno detto poi.
Ho finito le illustrazioni per Rizzoli in aereoporto, l'ultima in aereo. Ho fumato come un turco immigrato in Germania.

"La mia vita disegnata male" sembra far ridere tutti.
Le ultime tre pagine sono ganzissime, me lo dico da solo, e sono arrivato a pagina 30 (ma nelle due settimane da incubo non ci ho MAI lavorato).
E' buffo, perchè in quei giorni pensavo a come avrei continuato la storia , una volta tornato a Parigi.
Avevo preso appunti e steso una mini struttura di argomenti da trattare. E poi, quando mi sono trovato al tavolo, con il foglio sotto il naso, è arrivata una roba imprevista ed impensata.
Quando le storie fanno cosi' io le adoro proprio. Le sposerei.
Poi mettero' altre pagine in visione.

Questo post è qui solo per dir che vivo ancora, e per ringraziare Stefano, Anke e i ragazzi di Amburgo. Sopratutto quelli che vedete in questa foto, che mi hanno scarrozzato per la città, portandomi sul fiume, a vedere il porto e tante cose bellissime.

novembre 01, 2007

A Lucca

Da domani (2 ottobre,anzi no, novembre) fino al 4 (compreso) saro' al festival di Lucca Comics.
Stand Coconino, e poi in giro.
Non ho libri in uscita, quindi immagino che non ci sarà la ressa dell'anno passato.
Comunque ci saro'. Manifestatevi, se volete.