Oggi è domenica. Dopo settimane di tre o quattro ore di sonno per notte finalmente ho dormito. Ieri pomeriggio alle diciotto sono tornato a casa, ho preso un quarto di pizza, un bicchiere di spuma. Dopo aver mangiato, come Forrest Gump, ho detto: "sono un po' stanchino. Mi stendo un minuto".
Mi sono svegliato sedici ore dopo, ancora vestito, con gli occhiali al collo.
In queste ultime settimane di preparazione del film ho dovuto prendere decine di decisioni. Tutte difficili. Alcune irrevocabili. Altre dolorose.
Ho trascurato la salute, la mia famiglia e gli amici. Avevo una questione importante da aggiustare e non ho trovato un minuto di lucidità per farlo.
Ma qui finisce il lamento.
Una mattina ho fatto un provino ad un cane. Una bellissima bestia ammaestrata che sapeva eseguire più di 160 comandi. Molti di questi erano impartiti dal suo addestratore solo con lo sguardo.
Ho accarezzato un lupo. Un lupo dell' appennino, non un cane lupo. Una femmina, bellissima e dolce, che scodinzolava quando le grattavo il collo.
Accanto a me c'erano due trans che avevano fatto dei provini.
Ho incontrato attori e registi che sognavo di conoscere. Con alcuni sono anche andato d'accordo. Ho sviluppato una affezione quasi commovente per tutti gli attori che ho provinato. Li ho visti arrivare facendosi ore di viaggio, dare il meglio di se e ripartire. E' stata una gioia trovare gli interpreti adatti. Una cosa triste ogni diniego.
Mi sono preso pure del disumano e ho capito che queste cose succedono.
Mi sono trovato a fine giornata al tavolo con tutti i capo squadra. Tutti stanchi morti. Loro tutti lontani dalle famiglie, dai bambini che portano in foto sul cellulare, solo per lavorare al film. Ho sviluppato un rispetto assoluto per tutti quelli che stanno lavorando con me e grazie a loro ho quasi sconfitto la paura di non fare un buon lavoro.
La preparazione di un film è qualcosa che meriterebbe un libro a se, tante sono le cose che accadono. Penso che nei backstage dei film si dovrebbe raccontare questo.
E adesso inizia l'ultima settimana prima delle riprese. Alcune cose non sono ancora andate a posto e mi chiedo come potranno aggiustarsi prima dell'inizio della lavorazione. Mi tranquillizzo vedendo, nelle espressioni delle persone che lavorano con me, che questo, comunque, accadrà.
Da lunedì prossimo ci saranno sei settimane di riprese. Aspetto con terrore e desiderio quel primo momento in cui si sentirà la pellicola che inizia a scorrere. Spero di rimanere calmo. Condurre la barca (mentre affonda) senza perdere la testa. Fare del mio meglio.
Ci risentiamo tra sei settimane.
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aprile 10, 2011
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