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luglio 19, 2009

"L'uomo che non sapeva cagare" e altre cose

Per non morire di fame mi vendo gli originali.
Tutti quanti e sempre.
A volte devo aspettare qualche mese per farlo.
Oppure cominciare una nuova storia, così che separarmi dalla penultima mi risulti meno doloroso, ma poi succede.

Così, a casa non ho niente. Non ho disegni. Mi sembra di non aver mai fatto nulla.
Che lavoro ho fatto negli ultimi dieci anni?
E' una domanda che mi faccio spesso.
Per darle una risposta minima e sempre insoddisfacente mi metto a frugare nel disco duro dell'ordinatore, alla ricerca di cose vecchie.
Questa mattina l'ho fatto.
Ho trovato delle cose che avevo dimenticato.

Intanto questa. L'ho trovata salvata con il nome "padule psichico". L'ho disegnata in Francia, in un villaggio vicino a Toulouse, sotto una pergola piena di speranze. Due estati fa.

Ed anche questo viene dallo stesso posto. Dallo stesso momento. Uno scorcio visto passeggiando una sera, mentre con la mia ragazza di allora andavamo a dar da mangiare alle zanzare lungo il fiume.

Allo stesso tavolo, sotto la stessa veranda, disegnai anche questo.

Sempre in quei mesi, ma in Corsica, stavolta, mi misi a lavorare su una storia che mi si spense nelle mani.
Mi resta una bozza di personaggi. "Collirio" mi piace ancora.

E poi ci sono questi disegni fatti in settimana. In questa settimana intendo.
Una prova di acquerello su una carta troppo ruvida:


E una copertina (scartata) fatta per Einaudi.

Avevo pure trovato le vecchie strisce de "L'uomo che non sapeva cagare" (quante risate mi ero fatto mentre le disegnavo!) ma non credo di essere pronto a metterle in giro.
Sono troppo vigliacco.

dicembre 20, 2007

A grande richiesta

Continuo nel mio ruffiano lavoro di segnalatore di opere altrui.
Molti mi avevano chiesto del mio giovane amico disegnatore Michele Penco. Colui che a Lucca Comics 2007 aveva steso mezzo mondo con le sue tavole a pennello e china di ispirazione Lovercraftiana.
Bene, finalmente ha un sito suo, con disegni e tavole.
Lo trovate qui.

dicembre 15, 2007

Una stucchevole piega

Ello è una carogna. ma sta facendo dei disegni bellissimi.
Ora, visto che ho preso questa stucchevole piega di ammiratore del lavoro altrui, sono costretto a segnalarlo.
Ello è Marco Corona. Che Dio lo maledica, visto che Satana, evidentemente, lo porta in palmo di mano.

dicembre 09, 2007

Non lo faccio mai

Non lo faccio mai di parlare di altri autori di fumetto. Un po' perchè ne conosco poco (di fumetto, dico) e un po' perchè sono invidioso, astioso e meschino.
Pero', visto che già gliel'ho detto di persona, lo faccio anche in pubblico.
Bastien Vives disegna le storie che più mi hanno commosso negli ultimi 43 anni.
Lui è giovane e non andrà lontano perchè l'organizzazione malavitosa dei disegnatori italiani emigrati a Parigi sta già complottando per mutilarlo del braccio destro.
Lui lo sa e trema e sforna disegni bellissimi alla massima velocità possibile, visto che presto saranno gli ultimi.
Questo ragazzo ha 23 anni. Il suo lavoro "La Boucherie", mi ha steso per giorni e mi fece pure piangere, in un momento triste.
E questo è il suo blog. Andate e adoratelo, come si deve.

novembre 30, 2007

Ich bin ein Hamburger

Stavo ad Amburgo.
Non c'ero mai stato.
Ero in brodo di giuggiole (Jujjolsouppen) per la bellezza della città e il sorriso diffuso dei suoi abitanti.
Sono uscito dall'albergo pensando a Kennedy. Alla frase storica che pronuncio' a Berlino:"Ich bin ein Berliner" (Io sono un Berlinese) e mi sono trovato in testa l'equivalente amburghese.
"Ich bin ein Hamburger" (Sono un hamburger).
Ho riso.
Ero un hamburger congelato, comunque. Amburgo era freddissima.

Ero arrivato il giorno prima, per fare un incontro con i ragazzi di una scuola d'arte. Una struttura grande e bellissima, dove insegnano Stefano Ricci e Anke Feuchtenberg, gli amici che mi avevano invitato.
Come sempre in questi casi, non volevo andare e mi lagnavo di dover prendere altri aerei.
Inoltre, le ultime due settimane erano state un incubo. la testa era andata.
Comunque avevo fatto una canzone fantastica, sulle manie suicide, ed avevo riso di nuovo (ma quanto rido?) e ero arrivato a non prendermi sul serio, che è sempre una buona cura.
Comunque, tanto per capirsi, in due settimane avevo dormito, in tutto, a causa del male al cervello, circa tredici ore.
E poi avevo lavorato, tante illustrazioni per Repubblica, Rizzoli e Einaudi. A tutt'oggi, come abbia fatto a disegnare in quelle condizioni è mistero irrisolto.

E poi ho cominciato a star meglio. Sono tornato a Parigi, nella casa bella, con il riscaldamento vero. Ho ritrovato gli amici e le amiche.
Infine Amburgo.
Stefano e Anke sono stati gentili e simpatici e squisiti. Abbiamo riso e parlato tanto. E sono guarito quasi del tutto.

L'incontro con gli studenti era in inglese ed è stato difficile, il francese si è ormai preso tutto il posto, nel mio cervelletto.
Ho pure proietttato alcuni cortometraggi, doppiandoli in diretta. Ero sudato fradicio dalla tensione.
Ma le cose, alla fine, sono andate bene. Molto bene, mi hanno detto poi.
Ho finito le illustrazioni per Rizzoli in aereoporto, l'ultima in aereo. Ho fumato come un turco immigrato in Germania.

"La mia vita disegnata male" sembra far ridere tutti.
Le ultime tre pagine sono ganzissime, me lo dico da solo, e sono arrivato a pagina 30 (ma nelle due settimane da incubo non ci ho MAI lavorato).
E' buffo, perchè in quei giorni pensavo a come avrei continuato la storia , una volta tornato a Parigi.
Avevo preso appunti e steso una mini struttura di argomenti da trattare. E poi, quando mi sono trovato al tavolo, con il foglio sotto il naso, è arrivata una roba imprevista ed impensata.
Quando le storie fanno cosi' io le adoro proprio. Le sposerei.
Poi mettero' altre pagine in visione.

Questo post è qui solo per dir che vivo ancora, e per ringraziare Stefano, Anke e i ragazzi di Amburgo. Sopratutto quelli che vedete in questa foto, che mi hanno scarrozzato per la città, portandomi sul fiume, a vedere il porto e tante cose bellissime.

ottobre 09, 2007

Ringraziamenti


Un ringraziamento sincero a tutti quelli che hanno partecipato all'incontro di Ferrara, durante la festa di Internazionale, ed al capo Giovanni De Mauro con il quale ho totoeppeppinato dal vivo, a tutti quelli che hanno salutato con amicizia la riapertura di queste pagine.
Uno a Luca Raffaelli e agli organizzatori del festival Romics di Roma, che l'altro ieri hanno voluto premiare "S." come miglior libro di scuola italiana.
Ed uno allo sconosciuto parigino che ha lasciato aperta la connessione wifi che sto utilizando per pubblicare questi ringraziamenti.

Notizia minima:
Ho iniziato il terzo Ignatz, dopo "gli innocenti" e "hanno ritrovato la macchina". Non ha ancora un titolo, ma contiene una scena di violenza che quasi ci vomito io.
(bon, ok, non l'ho ancora disegnata, ma so già che ci sarà.)
Apparirà in anteprima su queste paginette.

febbraio 13, 2007

Attenzione, argomento sdolcinato



Forse in altra vita fui buono.
Una brava persona che si industriò per il benessere altrui.
Altrimenti non mi spiego la mole di aiuti che mi sono arrivati, in questi ultimi due giorni, per la storia dei pirati.
Ho ricevuto tante lettere con allegati e link a documentazioni preziosissime.
Materiale fantastico, che include l'abbigliamento, le facce, le navi... tutto quello che mi mancava.

Che questo post sdolcinato abbia funzione di profondissimo ringraziamento per tutti quanti. Sapete chi siete, non c'è bisogno che faccia l'elenco :)
Grazie grazie.