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marzo 01, 2012

La Teoria dei tre colpi

Un giorno ho scritto una lettera ad una ditta che noleggia apparecchiature cinematografiche, a Milano. Volevo provare a girare delle cose con una digitale seria, con un rig serio e degli obiettivi seri. Ho fatto due conti, potevo affittare le cose per due o tre giorni. Volevo fare un esperimento. Un cinemino leggero, di rapida messa in moto e di costi bassi.
Però sono un ragazzo fortunato ed alla mia lettera è arrivata la risposta di una persona che conosceva il mio lavoro ed abbiamo cominciato a parlare. Ci siamo incontrati ed abbiamo fatto amicizia.
Qualche settimana più tardi stavo andando a Roma a portare una sceneggiatura a Fandango. In treno ho avuto un'idea per una serie a puntate. A Roma, ho pranzato con il mio amico Roan Johnson, gli ho raccontato l'idea e mentre gli zucchini cuocevano ci siamo messi ad inventare e raffinare la storia.
La Teoria dei tre colpi era il titolo provvisorio. Ma sta ancora là.
Le persone di Milano alle quali avevo scritto la lettera sono venute da Milano, con una Canon C300 e un set di obiettivi Zeiss compact Prime (questo lo specifico per i maniaci come me).
In verità avevano un furgone pieno di attrezzatura. Una piccola troupe.
Ho mobilitato tutte le persone di buona volontà che conosco in zona. Ho chiamato Gabriele Spinelli (L'ultimo terrestre) e Lino Musella, un giovane, bravissimo, attore napoletano. Gli ho raccontato la storia, ho spiegato che non c'era una lira e tutto il contorno.
Abbiamo girato per tre giorni, una specie di trailer, scene da vari momenti della storia. Un test tecnico e artistico. Un esperimento di autoproduzione.

Finalmente la macchina da presa l'ho tenuta in mano io. Non potevo proprio più farne a meno. Per me è stato strano scrivere il primo film e non maneggiare la cinepresa. Era come far disegnare ad un altro, oppure conquistare una bella ragazza e poi al momento di farci l'amore, chiamare un altro, che magari sarà pure più bravo, però, insomma..
E questo non ha niente a che vedere con la qualità dell'operatore, anche perchè il mio sul film, era splendido. E' proprio una questione di taglio e di stile, oppure una cosa sessuale, fate voi.
In questi giorni ho montato il trailer. Una specie di riassunto di tredici minuti. Sono molto contento. Presto sarà disponibile per la visione. Intanto alcune immagini.

febbraio 20, 2012

Filmini

Sabato cominciamo a girare. 
Che cosa? Forse non importa neppure.
C'è stato un tempo in cui mi bastava mettere le mani su una videocamerina x per non sentire più il mal di schiena. Una volta mi è stato fatto presente che era agosto, c'erano 40 gradi e io stavo sotto il sole da sei ore, sul cemento di una stazione. Non me n'ero accorto: avevo una videocamerina x in mano (una Canon xl1 per gli appassionati) e mi sembrava la cosa più bella da tenere in mano, se si escludono parti anatomiche umane. 
E' successo lo stesso (il contrario), un'altra volta.  Su un tetto, a gennaio, e c'era un microfono che congelava appena lo lasciavo sulle tegole, da solo.
C'erano anche due amici avvolti in delle coperte e nel girato si vede e si sente tutto il freddo che avevano.

Insomma c'è stato un tempo in cui mi divertivo, e tanto, a filmare le cose. Era un gioco, fatto con mezzi zero e tutta la serietà possibile, come si deve fare, secondo me, quando si gioca.
Con una mia cara amica che non c'è più, a volte parlavamo di questo, di come fosse bello fare "i filmini". 

Poi queste cose le ho dimenticate, perché uno invecchia a tradimento, proprio quando è convinto che non stia accadendo. Ti dici solo che "le cose sono cambiate" ma in realtà quello cambiato sei tu. E pensi di essere diventato più serio e invece hai solo fatto un passetto verso il posto dove non ci si diverte più.

Sabato arriverà una troupe di coraggiosi volontari da Milano. Avremo una bella attrezzatura: una Canon C300 appena sfornata e tutte le ottiche Zeiss necessarie, ed i rig per maneggiarla. Pure un fonico volontario. Un miracolo.

Ci saranno due attori molto bravi, che hanno ricevuto solo una mezza pagina di sceneggiatura senza dialoghi  dove gli viene raccontato, più o meno, chi saranno per tre giorni. Improvviseranno. Nella scena hanno i loro nomi, Gabriele e Lino. i personaggi, intendo, hanno i loro nomi. Ci saranno gli amici che da sempre mi affiancano in ogni pazzia economicamente fallimentare.

Gireremo scene slegate tra loro, alcune su un lago, altre in un edificio abbandonato, in una stazione,  e non abbiamo permessi e temiamo che ci venga a prendere la polizia. A loro dovremo spiegare (e bene) che stiamo solo giocando.

Scopo del gioco è girare una seria a puntate. Una roba vicina ai marciapiedi, come direbbe quella che fu Loredana Bertè. 
Questa prima parte è una specie di trailer, un test tecnico delle attrezzature ed anche un check di compatibilità umana tra me e gli altri commandos che si sono voluti affiancare a questa operazione.
Perché a dirigere saremo in due: io e Roan Johnson
Roan è un pisano anche lui, anche se non sembra. Ha fatto un film uscito da poco: I primi della lista

Naturalmente ci sarà da spendere soldi, perché le persone che lavorano devono mangiare e dormire e mettere benzina, quindi alla fine del gioco non avrò più un euro in banca, ma questo è già successo altre volte.

Però abbiamo una storia da raccontare, degli attori bravi e dei commandos. In teoria dovremmo essere a posto.
Però se ci fate gli auguri siamo contenti.

Altro:
Visto che qui c'erano delle righe vuote ne approfitto per fare i complimenti ai Taviani's Brothers. Che vinsero a Berlino un premio prestigioso. Ed anche a Vicari e Fandango che con Diaz si sono portati a casa il premio del pubblico. 

febbraio 14, 2012

Feltrinelli/Roma

Oggi, nel giorno degli innamorati, martedì 14 Febbraio, alle ore 18.00, sarò alla Feltrinelli di Piazza Colonna, a Roma.
Con me ci sarà Francesco Alò, critico e direttore artistico della NUCT Scuola Internazionale Cinema e Televisione.
Ci sarà anche il dv/blu ray de "L'ultimo terrestre".
Nella notte, poi, Radio Due, a Effetto Notte, appunto.

novembre 25, 2011

Cercando me stesso

Cercando me stesso su Google, che è una cosa orribile che nessuno dovrebbe fare mai (ma che a volte purtroppo faccio, sopratutto quando non sto benissimo) ho trovato delle discussioni di appassionati riguardo al mio smettere di fare fumetti.
Urgono precisazioni:

1) Adesso non faccio fumetti. Non mi vengono. Non mi venivano già da prima di accettare di lavorare al film con Fandango. Non venivano da mesi ed ero molto preoccupato e dolorante. Non è stata una scelta, è una cosa che è successa. Probabilmente con La Mia Vita Disegnata Male avevo fatto un Harakiri troppo in profondità. Forse si era pure sbriciolata la mia idea ingenua di parlare a persone buone. Non so perchè, ma nella mia testa, all'inizio, i lettori di storie a fumetti erano tutte persone buone. Negli anni ho scoperto che ci sono un sacco di esserini che passano il tempo a tirarti merda addosso, merito di questo mezzo che consente l'invisibilità, naturalmente, perchè in viso nessuno, in anni di lavoro e incontri e fiere mi ha mai detto un cazzo.
Sono fragile, queste cose mi hanno sempre fatto male, per quanto bene potessero andare i lavori.
Errore mio comunque, che senza accorgermene mi sono esposto troppo.

2) Non vedo in questo passaggio al cinema un passo in avanti. Non ritengo il mondo del cinema migliore di quello del fumetto. Non ci vedo una maggiore rispettabilità e la notorietà la considero una cosa brutta (per me, almeno), a qualsiasi livello. Nel cinema ci sono cose bellissime che nel lavoro di fumetto mancano. Ora invertite i soggetti e otterrete: "nel fumetto ci sono cose bellissime che nel lavoro di cinema mancano."
Sono due cose diverse. Le amo entrambe.

Fine delle precisazioni. Alcune note:
A) Quando mangio al ristorantino dove pranzo ogni giorno mi faccio dare una penna e provo a disegnare, ma è proprio il corpo che non è d'accordo. Detto tra noi, spero che passi. (si, mi faccio dare la penna, e questo la dice lunga.)

B) Sto lavorando ad un secondo film e non vedo l'ora di stare di nuovo in lavorazione. Dopo la prima settimana dell'uscita del film, dopo il buon esito di Venezia, ero rimasto male vedendo che poche persone erano andate a vederlo. Prima del festival mi sarebbe parso normale, ma là le cose avevano preso una piega che mi aveva fatto sperare in meglio.
Sentivo addosso un sacco di responsabilità per questo fatto. Nel cinema non sei solo, hai una squadra, una produzione, aspettative addosso. Ho sofferto assai. Poi mi sono detto che mi ero talmente divertito a farlo, il cinema, che mi sarebbe piaciuto riprovarci, con maggiore esperienza e consapevolezza.
Il mio produttore mi ha anticipato con la richiesta.
Sto scrivendo.

C) Ho scovato una polemica per delle cose dette da Giacomo Monti. Al di là delle cose dette, la reazione polemica è stata la stessa di sempre. Una corporazione offesa. Una cosa triste. Per due cazzo di frasi dette da uno al quale girano, evidentemente, i coglioni. Serenità, ci vorrebbe, invece trovo sempre inutilità e veleno e ne ho le palle piene.

D) Il veleno e l'inutilità sono i motivi per cui (di nuovo) ho provato a chiudere FB. Spero che resti così.
Non ho tolto l'amicizia a nessuno (mi sono arrivate lettere a riguardo) ho chiuso l'account.

febbraio 21, 2011

Per Internazionale

Leggo diversi giornali. Di carta, o sul web.
Da molti di questi traggo forti dolori al fianco.
Con altri mi perdo, sopratutto quelli online, spippolando tra notiziucole delle quali mi importa poco o nulla e delle quali, ho spesso l'impressione,  importi poco o nulla ai redattori stessi.

Leggendo Internazionale invece imparo sempre qualcosa.
John Berger, per dire, l'ho conosciuto là.
Che sarebbe come dire: Gesù Cristo, l'ho incontrato in quel bar.
Insomma, quel bar diventa luogo sacro.
Questo per dire che se anche ultimamente riesco a disegnare poco o niente, che il film si sta portando via il mio sistema nervoso (me lo restituirà, poi?) quando mi chiamano da Internazionale per chiedermi dei disegni, dico sempre di si. Quasi sempre di si.



Per l' ultimo numero ho fatto un Berlusconi al posto suo e due disegni su un articolo che parlava del Kamasutra.
Sono quelli che accompagnano questa dichiarazione d'amor.

gennaio 18, 2011

Da 2:50

Il film è "La notte di San Lorenzo" dei fratelli Taviani.
Per me è un capolavoro e questa scena qui, a partire dal minuto 2:50 non è dimenticabile.
La pietà, come si deve.

Comunicato

Si avvisano tutte le persone presenti nel video qui collegato che la lavorazione per lo speciale girone dell'Inferno (maiuscolo, in grassetto) a Voi destinato, è quasi terminata.
Coinciderà, salvo imprevisti, con la vostra morte naturale.
Distinti saluti.
La direzione.

novembre 23, 2010

Stan Lee, Steve Ditko, Michelangelo. Tutti incazzati con me.

E' successa una cosa che voglio raccontare.
Mi arriva da fare un disegno per Repubblica.
Funziona così: mi arriva una email con un articolo. mi chiama il mio capo a Repubblica e mi dice una scadenza.
Non mi dice ingombri, spazi, non da indicazioni di sorta. Sono tanti anni che lavoriamo insieme. Non c'è bisogno.
Leggo l'articolo e so di doverlo illustrare.
E' l'intervista all'autore del volume "Mainstream", Frédéric Martel.
Il volume parla di tante cose, immagino. Nell'estratto che arriva a me per il lavoro, si parla di cultura alta e bassa, di mainstream e popolare. Facciamola breve. Si tratta, per quel che ho capito io, di rappresentare una sorta di equivalenza tra cultura di massa e cultura d'elite. 
Non so cosa voglia dire ma so che mi viene questa idea qui.

Il disegno esce sul giornale. 
Due giorni dopo mi arriva una segnalazione. 
"Gipi!" mi dice la segnalazione "Sei una merda, hai copiato questo artista che ora sarà incazzato nero!"
Questo artista si chiama Giuseppe Veneziano
Ha dipinto questo.
Wow! Penso, quando vedo il dipinto. Un altro uomo ragno in braccio a una femmina!
Non so perchè ma al principio l'idea che due persone che non si conoscono abbiano disegnato una cosa simile, mi fa piacere. Mi fa piacere pensare che anche altri hanno immaginato un uomo ragno inerme e sdraiato in braccio a una donna.

Poi rispondo alla segnalazione spiegando che mi occupo solo di artisti morti e quindi non conoscevo l'esistenza e l'opera di Giuseppe Veneziano e che casomai avrebbero dovuto incazzarsi, nell'ordine, Michelangelo, Stan Lee e Steve Ditko.
Naturalmente vado a vedere i suoi dipinti (di Veneziano) e scopro che di Uomini Ragni ne ha fatti moltissimi. Io ne ho fatto uno solo, e qui la mia ingenua contentezza per la condivisione delle idee scema un pochino.

Rispondo pure che in effetti io questa cosa l'ho copiata, naturalmente, ma non dal pittore vivente: dal maestro morto. Insomma, se qualcuno deve prendersela a male, dovrebbe essere Michelangelo, anche conosciuto, in casa mia, come "The God".
Nella versione originale, è opportuno sottolinearlo, in braccio alla Madonna c'è Gesù Cristo".

Mi si risponde invece che il pittore vivente è molto conosciuto (se andate sul suo sito trovate anche un testo dell'onorevole Sgarbi che ne parla) e che quindi io sia un ignorante nel campo dell'arte contemporanea, che avrei dovuto conoscerlo.
Ora, il problema è che io, come detto, mi interesso solo ai pittori morti o a quelli che per scelta o talento sembrano già morti, insomma fuori dal tempo o che fanno opere "monumentali" come direbbe il mio amico David Tindle.
Dove "monumentali" non indica una dimensione ma una collocazione fuori dal tempo, dal momento, dall'attualità maledetta.
Quindi, mi dispiace un casino ma io questo pittore non lo conoscevo. Di giovani pittori moderni conosco solo Ozmo, perchè giocavamo al computer insieme, da giovanotti.

Poi succede un altra cosa buffa. Guardando i dipinti di Veneziano trovo anche una Madonna con bambino Hitler.
Ora non la trovo più ma c'è. Andate sul suo sito web e cercatela.
Ecco. Qualche giorno fa, mentre ero al telefono e giochicchiavo con la tavoletta grafica, avevo fatto questo:
Ho salvato l'immagine con il titolo "Madonna con bambino Adolfo".

Ora la domanda è: Cosa mi sta succedendo?
Perchè in una settimana mi sono ritrovato a fare due disegni già esistenti, più o meno, come soggetto?
La risposta che mi sono dato, alla fine, è che le idee, le intuizioni, le furbate, l'essere acuti, nell'arte non contano un cazzo.
Non sono nulla.
Chissà quanti altri hanno fatto Madonne con bambino Adolfo. E' normale, è una cazzata. Un'idea furbina, un po' figa. Ma se anche fosse geniale (e non lo è, e sia maledetto questo termine abusato, da me pure) non varrebbe una minchia. 
Perchè è solo una cazzo di idea. Una "trovata". 
(Parlo della mia idea, sicuramente Veneziano può spiegare le sue motivazioni in modo assolutamente ineccepibile).

Ora fate questo. 
Prendete questa immagine (o andate sul luogo, se potete) e guardate (ma guardate davvero) il viso di Maria. 
Guardate la tenerezza del guancino e l'inclinazione infinitesimale dell'asse degli occhi.
Il cencio in capo. Guardate quello. Finitevici gli occhi su.
E piangete, cani, se siete ancora in vita, dopo.

Poi fermatevi e ripetetevi: E' di marmo. E' di marmo. E' di marmo.
E riflettete sulla miseria di noi moderni.

novembre 18, 2010

Dodici coniglioni neri

In pratica il dottore chiede se fumo. Rispondo si. Cioè, dico, ho smesso. Da quanto, mi chiede. Un mese. Quindi "fuma", scrive.
E questi episodi, quando si sono verificati, quante volte? Chiede.
Lo dico.












La conclusione è che vista l'età, il mio esser fumatore, i sintomi descritti, la ricorrenza di questi, le probabilità che io abbia la malattia brutta sono molto alti.
Quanto alti?
Alti.
Quindi? Chiedo.
Quindi deve fare questo esame.
Questo esame faccio e per avere il risultato devo aspettare due settimane. Poi le settimane diventano tre ed io ogni sera, andando a letto, penso che stavolta ci siamo. Che questa volta il male mi ha beccato e immagino dodici coniglioni neri che mi portano via e rimpiango ogni secondo di questa vita e chiedo scusa al passato tutto.
Invece no (lo dico subito poi continuo a raccontare, che non voglio mica fare la suspence su questa cosa) i risultati sono arrivati ieri e la risposta è negativa. Quella malattia lì, non ce l'ho.
Sono sempre fortunato.

Però ho avuto proprio paura. Anche per questo non ho risposto alle lettere di chi mi scriveva per progetti futuri. M'ero convinto che non avrei visto i cani in giardino a settembre. Chiedo scusa a tutti per avere avuto tanta paura. Scusa sopratutto a chi (nella storia dell'uomo) ha fatto gli stessi esami ed è stato meno fortunato di me.
E scusa a chi mi è stato vicino in queste settimane e s'è ritrovato ad avere a che fare con una specie di cadavere prematuro.
Grazie a chi ha pregato Joe Pesci per me.

Ma veniamo alle cose dei vivi.
La paura fa fare autoritratti, perchè si ragiona su quel che si è, su cosa si è fatto e su cosa si doveva fare. La paura genera anche un sacco di buoni propositi, che svaniscono all'istante appena la paura s'è sconfitta. Se si è un disegnatore (o lo si era) questi processi si esplicano in disegni.


Questo è bene. Non disegnavo per disegnare da un sacco di tempo. Ci sono voluti i coniglioni neri per ridarmi la voglia. Il risultato è nullo, ma poco importa. l'importante è aver rimesso la mano sul foglio.
Di autoritratti me ne sono fatti un po', non voglio metterli tutti perchè sono brutti. Voglio mostrarvi invece  la conclusione del percorso.
Quando si comincia a farsi autoritratti si finisce con l'avvicinarsi alla verità. Quindi quello che trovate qui, è l'ultimo disegno. Quello definitivo. Quello dove indosso la cravatta.





















Infine, archiviate le lagne penose, ecco un paio di aggiornamenti:
L'ultimo terrestre, il film, si avvia verso l'inizio della lavorazione. Il terrore sale. La voglia pure.

Ci sono trattative per portare sullo schermone anche "Appunti per una storia di guerra", ma siamo agli inizi, è un segreto e ci sono di mezzo i francesi.

Da più di un mese non fumo più e quindi prima o poi potrò mettermi al lavoro sul mio romanzo "Smettere di fumare fumando". Intanto scrivo racconti brevi.
Ho smesso anche Facebook. Quasi in contemporanea. Poi ho visto il film e sono stato molto fiero di aver chiuso l'account. Ora si tratta di non riaprirlo proprio mai mai mai più.
Come con le sigarette. Ora si tratta di.

Per finire:
Ho seguito la vicenda della giornalista del corriere che ha fatto lo sciopero della fame. Ho sopratutto seguito l'onda di solidarietà digitale sul web.
Ci sarebbe da farne una bella discussione ad averne voglia. Ma credo che la cosa più importante sia stato l'aver imparato che gli squali sono mammiferi.
Ringrazio per questo.

novembre 11, 2010

Internazionale

Sul prossimo numero di Internazionale un mio racconto, illustrato da Giacomo Nanni.
Per il resto, fiato sospeso, ancora per un po'. Poi spiego.

settembre 30, 2010

Invasioni

Con Andrea Vignali, il mio socio in animazione, abbiamo iniziato a lavorare all'inizio di agosto. 
Era il momento di andare in vacanza. Per quanto mi riguarda ero stanchissimo. 
Andrea, che è più giovane e forte di me, aveva una forma migliore, per fortuna.

Da La7 ci hanno chiesto una sigla animata per la nuova edizione de "Le invasioni barbariche", il programma di Daria Bignardi.
Un mese di tempo per farla. Volevano qualcosa con i pirati.

Essendo un furbone, ho pensato di fare tutta l'animazione ad acquarello, a colori.
Ho immaginato di prendere delle persone a lavorare, nella mia fantasia avrei disegnato solo i fotogrammi chiave e poi i miei lavoranti avrebbero fatto le intercalazioni.
Alla fine ho fatto tutto da solo, perchè ho un disegno sbilenco e avrei impiegato più tempo a trasmetterlo a qualcuno (farlo disimparare a disegnare, in sostanza) che a farlo da solo.
Solo Annina mi ha aiutato, ricalcando e ripulendo disegni. Lavoro noioso e infame.

Essendo un furbone ho usato un procedimento che mi faceva lavorare il doppio: ho disegnato e animato in Toon Boom, al computer, con la tavoletta grafica, poi ho stampato tutti i disegni e li ho ridisegnati e colorati a mano. 
Lavorando in HD il mac destinato al compositing sveniva in continuazione e solo la pazienza infinita di Andrea ha permesso di non tirare tutto dalla finestra.
Alla fine ce l'abbiamo fatta. A modo nostro, a momenti, ci siamo divertiti pure. Se avessi una seconda vita mi piacerebbe fare un'animazione lunga, senza essere costretti nei limitatissimi tempi televisivi. Tenere le inquadrature a lungo, giocare con luci e pause e movimenti. Una seconda vita, appunto, ci vorrebbe.

Il promo della trasmissione sta andando in onda da una decina di giorni. 
Le invasioni barbariche comincerà domani sera. 
Sarà disponibile anche in streaming, su facebook. 
Qui, trovate le istruzioni per seguirla.
Spero che la'animazione vi piaccia.
Faccio gli auguri a Daria e agli autori per la trasmissione.






settembre 29, 2010

Carpi e Ferrara

Venerdi 1 ottobre alle 21 Essedice al Teatro comunale di Carpi.
A seguire, alle 22, incontro del pubblico con me medesimo, o quel che ne resterà dopo lo spettacolo, a cura di Luciano Tamagnini.

Il giorno dopo, Sabato 2, ancora Essedice ma a Ferrara, al Festival di Internazionale, in Piazza Castello.
Qui il programma del festival per informazioni più accurate e altre cose belle da seguire.

settembre 28, 2010

Oodoov

L'ultimo post risaliva a luglio. Accidenti, non mi ero accorto.
Ecco quindi qualche aggiornamento sulla situazione.

Il film.
E' stato annunciato dalla produzione (e la produzione è Fandango), e quindi , finalmente, ne posso scrivere.
Da tanti mesi sto lavorando a questo progetto cinematografico.
Da quando Fandango ha fatto l'annuncio alle agenzie di stampa sono uscite tante notizie, alcune piuttosto confuse.
Di seguito i dati sicuri:

Il film è tratto da "Nessuno mi farà del male", libro di Giacomo Monti che mi folgorò.

Il film è stato scritto e sceneggiato da me.

Il film sarà pure diretto da me.

Il film non sarà un film d'animazione, ma un film con le persone vive.

Il titolo del film è "L'ultimo terrestre".

Se tutto andrà bene uscirà entro il 2012.

Non ci sono ancora nomi per attori/attrici.

Non dirò una parola sulla trama. Ma c'è il libro di Monti, per gli investigatori.

Questo è tutto.

Aggiornamento triste:
La storia "I vandali" è sospesa. Si è fermata, da sola, in questi mesi perchè non riuscivo a disegnare come si deve. Avevo altri mille pensieri e il disegno è fidanzato geloso. Non puoi dedicarle mezzo pensiero soltanto. Giustamente, si risente.
Quindi sta in un cassetto. Forse un giorno ne uscirà. Altrimenti entrerà nel cimitero delle storie mai finite.
Pronta per (non) entrare (mai) nel famoso volume "Inizi" che il mio amico Francesco tanto vorrebbe vedere stampato.
Facendo i conti siamo sulle 160 pagine di roba morta in gioventù.

Aggiornamento tristissimo:
In questi mesi ho cresciuto un cane. Mi sono affezionato come non avrei mai immaginato di potermi affezionare a una bestia e qualche giorno fa una macchina di merda me l'ha ammazzato.
Mi dicono che non si può distruggere l'umanità e quindi questo è.

E.
E chiudo con una cosa buffa. Questa (p)recensione parla del mio film, del quale, tranne me e la produzione nessuno conosce i dettagli (intendo, la storia, il tono, gli intenti).
Secondo me, una (p)recensione così, a priori, è una cosa che (oltre a avermi fatto ridere mezz'ora) porta troppo bene.
Un voodoo al contrario.
Praticamente un Oodoov.
Buon divertimento.

luglio 01, 2010

La storia "Vandali" si è rimessa in moto, con sospiro di sollievo della mia editrice, che sento fin da qua.
C'è una grande scena di battaglia dove ho cambiato stile di disegno (l'ho cambiato un po', almeno).

Un giorno, seguendo una notizia di cronaca che mi aveva colpito molto ho scritto questo articolo per Il Post.

E ieri ho girato questa intervista esclusiva con il figlio di un notissimo mafioso degli anni settanta (che poi ha smesso di essere mafioso).
Non tocco sigarette da dieci giorni e questo è l'effetto numero uno. Non posso stare fermo nemmeno un secondo, e quindi devo partorire cazzate a ciclo continuo.

Ora devo fare un po' di illustrazioni e nel frattempo moio dar cardo.
Saluti.

giugno 19, 2010

Wanted

Sto cercando quest'uomo. Ha circa trent'anni. 
In queste immagini i capelli sono rasati, ma adesso potrebbero essere più lunghi. La carnagione e gli occhi sono chiari. E' piuttosto magro e credo che l'altezza non superi il metro e ottanta.
Ha un carattere chiuso. Parla poco. Non è simpatico. 
Se qualcuno pensa di conoscerlo, di averlo incontrato o addirittura di essere lui, mi mandi un messaggio. Ci sono 1000 dollari di ricompensa.



Non fate caso all'abbigliamento. Nelle immagini a colori precedenti indossa l'uniforme del posto dove lavorava. L'aspetto attuale potrebbe essere completamente diverso. Non fatevi sviare da questo dettaglio.
Aiutatemi a trovarlo. 
Ci sono 1000 dollari in palio.






maggio 15, 2010

LMVDM a Lucca

La web-tv Movimentivu e Gipi con LMVDM
domenica 16 maggio 2010 a San Micheletto (Lucca) - Ingresso libero


Proiezione di corti e documentari sociali nel pomeriggio, spettaccolo visivo e sonoro con Gipi la sera. Domenica 16 maggio, nel complesso San Micheletto (Lucca), il Centro nazionale per il volontariato presenta Movimentivu, la rinnovata web-tv del volontariato: prima con la programmazione di video (a partire dalle ore 15.30; in programma anche il documentario "La Z.I.A. fumava"), poi con lo spettacolo di Gipi, che metterà in scena "LMVDM - La mia vita disegnata male" (inizio 21.15). Tutti gli appuntamenti sono a ingresso gratuito. TI ASPETTIAMO.

Consulta il programma sotto la locandina, oppure visita il sito www.movimentivu.it


febbraio 05, 2010

Essedice a Scansano




Torniamo in scena con Essedice, dopo l'esperienza fantastica con i ragazzi dei licei di Massa (un teatro pieno di barbari assassini urlanti) adesso siamo al Teatro Castagnoli di Scansano.
Sabato 6 febbraio, alle ore 21:00.
Venite?

gennaio 19, 2010

4 / Milano Bologna.

Ecco la pagina quatttro. Non posso metterle tutte altrimenti poi nessuno si compra il libro e io devo andare a vendere i lupini fuori dall'Arena Garibaldi (lo stadio di Pisa).




















Intanto, come annunciato, stasera (martedi) alle 18, Feltrinelli piazza duomo con Luca Sofri.
E domani, sempre alle 18, Bologna, sempre Feltrinelli, ma in Piazza Ravegnana, e con Vasco Brondi (non ricevetti conferma, ma pare proprio di si).

Io, intanto,  sono zoppo per motivi sconosciuti.
E l'Oki ha un sapore incredibilmente orribile per essere un prodotto moderno, insomma, una roba prodotta dopo la scoperta degli aromi naturali.
Però, senza Oki (Oki Finoki, per gli amici), non dormo.

E ancora oggi, con Andrea Vignali, iniziamo a girare il documentario più inutile e stupido del mondo.
Ecco, questo potrebbe pure essere il titolo: "Il documentario più inutile e stupido del mondo".
Ne saprete di più, nelle prossime settimane.

gennaio 17, 2010

Pagina 3

I vandali, a pagina tre.




















Altre cose: martedi 19 sarò alla Feltrinelli di Piazza Duomo, a Milano, alle 18, a parlare del mio lavoro e (spero) di altro, con Luca Sofri.
Mercoledi, il giorno dopo, a Bologna, non so ancora con chi (forse Vasco brondi ma sto aspettando conferma). Alla libreria di Piazza Ravegnana. Sempre alle 18.
Per concludere questo annuncio: il 25 sarò invece a Firenze, ancora in Feltrinelli, con Appino, il bravo cantante chitarrista degli Zen Circus. L'orario è sempre il solito. Lui porterà la chitarra.

gennaio 03, 2010

SantaMariaVideo

Ho ricominciato a girare cortometraggi imbecilli. Ho formattato per sbaglio l'hard disk principale del compiutero e mi sono improvvisamente reso conto della fragilità dell'esistenza moderna.
Quindi (in lacrime) mi sono messo a cercare (dovunque) una eventuale copia dei corti di SMV.
L'ho trovata, e per evitare futuri disastri ho deciso di rimetterli tutti sul web.
La' dove le mie manacce non possono arrivare a fare danni.
Ho iniziato a mettere i primi videi. In questi giorni li metterò tutti al loro posto.
Poi li ordinerò pure per data etc. etc.

Per ora stanno tutti in un secchio, con due uova sopra.

SantaMariaVideo lo trovate qui.

Ultimo in Europa, infine, ho scoperto quanto sia divertente girare corti idioti con l'iphone (non il mio, che non lo fa, ma quello di Anna che lo fa.)
Ora non mi riesce più di smettere.

Buon anno a tutti.